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Monday

Come già detto, il lunedì in Conservatorio era la giornata decisamente più impegnata e (che dolore infinito usare l'imperfetto e non il presente!). Una mia amica, con cui faccio solfeggio e coro, mi ha consigliato di fare un post in cui descrivo una giornata tipo in Cons (come abbreviamo noi). Ho deciso di fare il lunedì perché è quello più interessante. Spero che il post vi piaccia, e se ne volete di più di questo genere non esitate a farmelo sapere 😃!

Il lunedì uscivo da scuola all'una e trentacinque e dopo un rapido pranzo dovevo praticamente subito scappare alla stazione per prendere il Milano Cadorna.

Una volta arrivata lì, prendevo la metro rossa, quattro fermate, e arrivavo in San Babila. Qui, facevo cinque minuti a piedi per arrivare in Conservatorio.

Alle tre e mezzo c'era la lezione di strumento, sempre motivo di grande terrore, essendo il mio maestro tanto gentile quanto pretenzioso e io non proprio una di quelle che si ammazzano le ore sul pianoforte, ecco. (Mi sono ripromessa di cambiare e ieri ho studiato quasi tre ore e mezzo, se non di più).

Dopo mezz'ora di lezione, a volte anche meno perché era sempre in ritardo, avevo una meritatissima pausa, sempre di trenta minuti prima di coro. Di solito, però, impiegavo questo tempo per fare i compiti, o di scuola o di solfeggio che non avevo avuto tempo di fare prima.

Poi c'era coro con la mia famosa amica (ciao Yemen), e non piacendomi molto sembrava durare un'infinità! Facevo solo mezz'ora anche lì, perché l'orario coincideva in parte con la lezione di solfeggio, e ovviamente reputavo più importante quella. Perciò, uscivamo prima da coro per andare all'altra lezione.

Appena scattavano le le cinque e mezzo correvamo a solfeggio, dove stavamo fino alle sei e tenta.

E poi, finalmente, potevo andarmene a casa! Ma prima c'era la metro, il treno e la macchina. Pazienza.

A casa chi c'era ad aspettarmi? Il quaderno di aritmetica aperto sul tavolo, che attraverso le potenze e le espressioni mi fissava diabolicamente. Se andava bene, c'era solo lui. Altrimenti portava degli amici, per esempio storia, Francese, tecnica o inglese.

Poi cenavo e finalmente un po' di meritato relax, ma poco perché bisognava sempre andare a letto presto, per patire meno la sveglia il giorno dopo.

Questo era il mio Monday! ❤️ E non sapete quanto mi manca!

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